STORY 10
ROSARIO (from Italy):

vorrei, ma non posso.
Vorrei essere un gigante e dominare tutto, soprattutto me stesso. Vorrei guardare oltre questa claudicante visione di un mondo sballato. Chiudo gli occhi è tutto appare equilibrato. La mia mente bilancia il mio stato d'animo. Vorrei svegliarmi gigante ma non posso perché non posso guardare il mondo solo con l'occhio destro.
Questo è quello che vedo nel ritratto sbilenco...

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STORY 11
SILVIA (from Italy):

Pablo il burattinaio
E' conosciuto così ormai dal suo piccolo pubblico di ogni età, che lo aspetta nelle piazze, in un incrocio ,al calar del sole o in un pomeriggio afoso...non si sa mai esattamente quando arriva Pablo....ma prima o poi
arriva sempre. Dicevo, è conosciuto così,ma la sua storia parte da molto prima....
Pablo Mocaccino è il suo nome per intero, sua madre Paloma Mocaccino, un italo-spagnola lo mette al mondo a soli 18 anni,
giovane si, ma abbastanza colta per essere già un insegnante di scuola elementare, a pablo insegnerà la matematica, la letteratura e due ligue. Paloma con gli anni si innamora di un italo -australiano, e decide di seguirlo a sideny. Pablo continua gli studi e diventa maestro a sua volta.... ha un bel rapporto con i bambini e adora inventare storie per loro...ma con il passare degli anni si sente solo e sempre più costretto in questo piccolo paese di mediocri stimoli e di mediocri avvenimenti, la sua fantasia corre davvero forte, nemmeno lui stesso a volte riesce a seguirla.
La notte a volte si siede sotto un'albero in mezzo ai campi e fissa l'orizzonte, sperando di intravedere al chiaro di luna qualche animale selvatico in caccia, o una falena, e di giorno inventa storie su questi fatti notturni, i bambini adorano Pablo perchè spezza la monotonia.
Al mediocre paesello un giorno, capitò davvero qualcosa che spezzò la monotonia. ma questa volta quella di Pablo; suo cugino Giovanni, il restauratore di mobili, gli presenta Diego Alvarez e famiglia, diego è un noto restauratore di bambole..un'arte preziosa che ha trasmesso alla figlia Zoe Alvarez.
Inutile parlarvi dei pomeriggi lunghi di Pablo e Zoe, delle nottate condivise a cercare storie di animali selvatici, lunghe domeniche d'estate tra lenzuola di lino e baci a inventare storie di nobili e di re....Pablo racconta le storie e Zoe da il volto ai personaggi...
Pablo e Zoe Mocaccino girano da tantissimi anni a raccontare le loro storie con le loro bambole, splendidi burattini che risvegliano lo stupore e la magia di un'arte quasi persa..
Ma non siate tristi...prima o poi ,quando le giornate vi sembreranno mediorci .... magari ad un incrocio o in una piazza Pablo il burattinaio vi regalerà la magia di crederci ancora.

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STORY 12
MARCO (from Italy):

Non so esattamente come si chiami. E' un signore distinto, sulla quarantina e abita a Pontedera. Da anni lavora a Panorama come cassiere. E' sempre vestito bene, porta la cravatta e quando lavora alla cassa sta sempre in piedi. E' un po robusto di costituzione. Sempre di buon umore da confidenza a tutti i clienti e non risparmia mai battute e belle parole per le signore, qualunque età abbiano.
Ultimamente però il suo umore è cambiato. Ci è dovuto ai tagli che la società Panorama sta facendo al personale. Da qualche tempo compare spesso sulle pagine di cronaca dei quotidiani locali ed è sempre in prima fila quando fanno scioperi per manifestare contro questi tagli. E' triste e sta perdendo il suo buon umore. Teme per il suo posto di lavoro, se lo licenziano forse non saprà come sfamare la sua famiglia. A quarant'anni non è facile accettare di essere sbattuti fuori dal lavoro che ti ha dato mangiare per tutta la vita solo per una strana "logica di mercato". Soprattutto come lo trovi un nuovo lavoro se già hanno difficoltà i neo laureati ventenni.
Nei suoi occhi si possono leggere queste domande, queste paure e questa angoscia. Ma forse ha farla da padrone è la tristezza, la rassegnazione che viene quando ti senti impotente di fronte al domani che vedi avvicinarsi e che sai bene non poter cambiare.

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STORY 13
CRISTINA (from Portugal):
Well, there's my story: This man be came an indigent, he looks to the future without hope. Lost family and employment, and now his girl friend go on, tired of this dark side. She wait, day by day....but, this man atormented, not to answer her appeal to wake up! Marcuci prefer to remind successively the accident that took life his famly , all fearful details.... The face contort with pain, no paece for his soul, no hope. Walk by the streets like an alien, maybe he cames insane.... or maybe he start to paint his pain!

STORY 14
Kenneth Griffin (from Chicago, IL)
:
He is- I am the seer of all and the knower of nothing. I am the oracle absent of wisdom, knowledge and compassion. I am he that is. I am the he that was. I am the he that will be. No, I am not god, for god is not me. I am from that place in which you dwell. The depths of your shallow soul. The putrid ghetto of your feeble mind is where I come. I am all the lies that you believe to be true. When you look in the mirror it is me that looks back at you. I am He;The HE THAT IS YOU.

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